Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

50. I PREDONI

15/04/09

Ed ecco che tra questi dolci, modesti, mistici Serafini ne compare uno di tutt’altra tempra: Lelehe’el, con il raddoppiamento di quella L che, come ricorderete, è il geroglifico del giungere, del crescere più in là. I suoi «protetti» sono conquistatori rapaci e insaziabili, dirigono la loro travolgente energia verso il mondo e, si direbbe, travolgono continuamente gli altri perché quell’energia non travolga loro – come il condottiero di un’orda di predoni, che se si fermasse durante la carica verrebbe calpestato. Perché, a che scopo la valenza serafinica cambia così di colpo oggi (e poi torna di nuovo, dal giorno 21, verso la mitezza,l’introversione, la dedizione disinteressata…)?

La mia impressione è che i Lelehe’el e i suoi «protetti» rappresentino,nei cieli e sulla terra, il seguente problema, che attende ancora soluzione: come fare in modo che le enormi energie dell’alto dei cieli fluiscano liberamente nel nostro mondo? Il mondo è certamente troppo piccolo, fragile, per loro; l’umanità è troppo impacciata nelle sue regole e consuetudini: se tra cieli e terra si aprissero i confini (e si stesse davvero «come in cielo, così in terra») quaggiù si verificherebbe certamente una catastrofe. Non per nulla la tradizione afferma che sia i Serafini, sia i Cherubini sono sempre avvolti nelle loro larghe ali, e i loro volti non si mostrano mai quando guardano giù, giacché la luce che ne irradia carbonizzerebbe chiunque li vedesse… Lelehe’el, in tale contesto,sembra avere il compito di misurare il grado dell’inadeguatezza del mondo terreno al mondo divino: i suoi «protetti» nascono per produrre crisi, e quante più ne producono, tanto più si può star certi che il momento promesso dal Padre nostro («venga il tuo Regno») sia ancora lontano. Per ora, quando quei suoi «protetti» hanno provato a dare il massimo di sé, han collezionato una gran quantità di risultati sconfortanti: dallo sfacelo diretto da Hitler, alle geniali intuizioni e teorie di Leonardo, che ai suoi tempi parvero a tutti irrealizzabili,insensate… Verrà il giorno in cui i Lelehe’el porteranno soltanto luce e la loro luce sarà accolta? Nell’attesa, gli altri Serafini stanno a

guardare, avvolti nella loro modestia, e cercando più in se stessi che fuori, mentre il Creatore e gli uomini di buona volontà cercano, tentano,e rielaborano continuamente modi di risolvere questo problema dell’evoluzione.

Continua..

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